Andrea, dj italiano a Rodi

Andrea Gasperin, originario di Casale Monferrato, è giunto a Rodi, in Grecia, con l’obiettivo di avviare un’attività con due suoi amici italiani. Ma la vita, si sa, a volte regala delle sorprese. Al momento, infatti, l’attività non ha ancora visto la luce, ma Andrea non si è perso d’animo e ha ugualmente deciso di stabilirsi in pianta stabile a Rodi, dove lavora come dj per tre locali del luogo, in attesa di portare a termine il progetto che l’ha portato sull’isola.

Andrea, di cosa ti occupavi in Italia prima di arrivare a Rodi?

Ho svolto diversi lavori: sono stato l’amministratore di una società che opera nell’ambito dell’informatica e del web, l’educatore in strutture per minori, ho lavorato per la regione Piemonte ad un progetto di lotta biologica alle zanzare (non è uno scherzo, è che da noi ci sono molti campi di riso), ultimamente lavoravo come consulente musicale per un’azienda con sede a Milano e Roma che produce cinema e programmi tv, per loro ho scelto le musiche di vari programmi, come dj e come organizzatore di concerti jazz. Successivamente, sono venuto a Rodi per aprire un’attività con due miei amici italiani. I nostri piani non sono andati esattamente come dovevano ed abbiamo rimandato il progetto, nell’attesa mi sono fermato a vivere qui per vari motivi: avevo voglia di cambiare aria, sono un tipo molto curioso, amo mettermi alla prova ed un contesto diverso dal solito mi sarebbe stato utile.

Nell’attesa di proseguire con il vostro progetto, di cosa ti occupi?

Lavoro come dj qui nella città di Rodi presso tre locali: il Rogmi To Krono (uno dei locali più vecchi della città vecchia, pensa che antichità), il Boheme (nella nuova bar street) e l’ Edesta, un lounge bar dall’architettura suggestiva. Probabilmente presto i locali diverranno quattro.

Cosa puoi raccontarci di Rodi? Con quali ritmi si vive la quotidianità?

Placidamente, un milanese qui avrebbe vita difficile perché sarebbe costretto a rallentare, a fermarsi talvolta, come quando a Milano c’è troppa neve per spostarsi: si crea il panico. Suppongo si tratti di una questione culturale, relativa al rapporto dell’uomo con l’ambiente circostante, al calore del mar Mediterraneo. Io penso che, porsi al di fuori del proprio contesto sia avventuroso, ti permette di scoprire cose nuove di te stesso, perché non puoi sapere come risponderai a certe sollecitazioni; ma attenzione, non sempre si scopre ciò che si vorrebbe. Se volete fare una prova di cosa voglia dire porsi fuori dal proprio contesto, provate l’alpinismo in alta quota o un mese in barca a vela. I greci riescono ad essere al tempo stesso un pochino razzisti benchè molto tolleranti, ma sono il risultato della cultura più antica del mondo ed in qualche modo mi affascinano. I greci percepiscono loro stessi come poco affidabili e narcisisti, l’ho scoperto parlando con un mio amico greco e sono d’accordo con lui.

Lati positivi e negativi del viverci:

Pro: c’è il mare, fa caldo nove mesi l’anno, il costo della vita è tendenzialmente inferiore rispetto all’Italia, la città non è proprio piccola (80 mila abitanti), ma è a misura d’uomo oltre che bellissima. I greci tendono ad amare gli italiani, forse per motivi storici di colonialismo. Si respira sempre una grande tolleranza che mi fa stare bene.

Contro: si incappa in svariati ritardi: di merci, di persone, della burocrazia, di tutto, indifferentemente dagli accordi presi in precedenza. Le donne greche non conoscono la sobrietà estetica. A volte la lentezza di cui parlavo sembra indolenza.

Dal punto di vista professionale, quali differenze hai potuto riscontrare rispetto all’Italia?

C’è meno concorrenza, il mercato del lavoro è meno agguerrito; i locali, gli alberghi, le strutture ricettive in genere tendono a dare lavoro ai non greci per questioni di affidabilità. In Italia abbiamo un fascino relativo al nostro stile di vita ed evidentemente anche università migliori, infatti i greci ricchi mandano i figli a studiare in Italia.

dj rodi

(foto di Daniele Podda)

Qual è il tenore di vita? Cambia effettivamente il costo della vita e di quanto?

Il tenore di vita medio non è molto diverso da quello del centro Italia. Direi che qui la vita costa il 25% in meno rispetto all’Italia. La cosa più buffa però è che i greci si lamentano molto delle tasse, che sono del 26% se non ho capito male…

Che cosa ti piace di più del modo di vivere dei greci?

I greci trasmettono ancora un po’ di vitalità, stanno insieme, festeggiano, si muovono tardi la notte; in Italia al contrario sembriamo solo chini sul fatturato.

Quali sono gli angoli di Rodi che ami particolarmente?

E’ stato forte l’impatto che ho avuto con il parco di Rodini, un grande spazio verde poco fuori dalla città, costruito dagli italiani ed ora lasciato in stato di abbandono. Il parco quindi versa in condizioni di degrado, ma mi piace molto il modo in cui le piante si stanno diffondendo dentro il parco stesso.

Cosa consiglieresti a chi sta pensando di trasferirsi a Rodi?

Di prepararsi alle attese attraverso lo studio della filosofia.

Com’è cambiata la tua vita da quando ti sei trasferito a Rodi?

E’ cambiata molto, sta ancora cambiando, come la tua e quella dei lettori, non so bene come.

Come vedi il tuo futuro?

Mi piacerebbe portare a termine il progetto che mi ha spinto qui.

Contatti:

Se volete sentire un po di musica ecco la mia pagina su MIXCLOUD: www.mixcloud.com/gasdj

A cura di Nicole Cascione