Il Museo Archeologico di Rodi
Allestito all’interno di un ospedale Medievale, del Museo Archeologico di Rodi è da ammirare anche solo la costruzione che lo ospita. Costruito nel XV secolo dai Cavalieri di Rodi, l’ Ospedale è costituito da una serie di archi che danno accesso al un cortile interno incorniciato da un loggiato che ricorda l’architettura bizantina, ed in particolare quella degli antichi caravanserragli persiani
Al centro del cortile, posata su un antico mosaico paleocristiano, si trova una bella scultura leonina (un tempo facente parte della basilica di Arkasa a Karpathos); un secondo mosaico contemporaneo a questo si trova, invece in un secondo sortile, più interno e minore rispetto a questo. Per accedere all’esposizione, che si trova al piano superiore, si sale un’imponente scala che parte proprio dal cortile
La prima sala del Museo è stata organizzata in quella che era la principale corsia dell’Ospedale: imponenti sono le arcate centrali, che ospitano gran parte delle lapidi medievali dei Cavalieri, così come antichi stemmi e sarcofagi dei Gran Maestri.
Le sale successive (dalla II alla IV) sono dedicate alla scultura, in particolare ad esempi della Scuola Rodia (cui appartiene la splendida Nike di Samotracia, oggi al Louvre), come la Venere al bagno, Asclepio o Afrodite. Seguono 15 sale dedicate alla ceramica e alla gioielleria: reperti rinvenuti grazie agli scavi effettuati durante la dominazione italiana, soprattutto nelle aree di Kamiros e Ialyssos.
Di particolare bellezza sono tre antiche lenti d’ingrandimento (del diametro di poco meno di 2cm) utilizzate in oreficeria e per la realizzazione di antichi sigilli.