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L’Acropoli di Rodi ed i suoi edifici

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L’Acropoli di Rodi ed i suoi edifici

L’Acropoli di Rodi era stata progettata per dominare la parte più alta ed occidentale della città, per ospitare Santuari, templi, e luoghi di culto pubblici e privati. Forse per questo, a differenza di altre antiche acropoli, non venne mai fortificata. Le uniche mura di questa “cittadella” erano internE, e suddividevano le diverse aree della zona. La prima, importante testimonianza di come era questo luogo ci viene dall’oratore Publio Elio Aristide (II a.C.), che lo descrive come “Un luogo di pace, ricco di verde, costellato di boschi e ulivi”.

In questo luogo idialliaco il tipico stile architettonico ellenistico trovava la sua perfetta espressione, fondendosi armonicamente con la natura che lo circondava.

Gli scavi che portarono alla scoperta di tutti gli edifici dell’Acropoli vennero iniziati dalla Scuola Italiana di Archeologia, durante l’occupazione dell’isola (1912-1945), ma a partire dal 1946 la responsabilità di scavi e scoperte passò nelle mani del Servizio Archeologico Greco. A loro si deve la scoperta del Tempio di Apollo, che venne poi gravemente danneggiato durante la II Guerra Mondiale.

A partire dagli anni ’60 si ripresero i lavori di scavo e mantenimento del sito, ricostruendo le parti del tempio andate distrutte e ristrutturando altri importanti edifici, come il Ninfeo.

Gli edifici dell’Acropoli

Il Tempio di Zeus ed Atena

Il tempio era davvero maestoso: circondato da colonne doriche e da uno splendido portico era il luogo in cui gli abitanti di Rodi si recavano per registrare contratti commerciali o legali con mercanti o diplomatici provenienti da altri stati. Oggi la grandezza di questo luogo è testimoniata da quattro possenti sezioni di colonna ed un’ architrave.

Il Ninfeo

E’ formato da quattro costruzioni sotterranee, cui si accede da scalini in pietra. Passaggi e corridoi permettono di passare da una stanza all’altra, mentre una grande apertura nella parte centrale del soffitto lascia entrare la luce del sole. Cisterne per l’acqua e fontane decorative completavano il luogo. Statuette e manufatti sono stati ritrovati all’interno di questo edificio, dedicato al relax ma anche alla preghiera.

L’Odeon

Progettato per ospitare 800 spettatori, si trova a nord dello stadio. Si pensa venisse usato per eventi musicali, ma anche per assistere a lezioni di retorica di grandi personaggi in visita alla città.

 

Il tempio di Apollo

Si trova nella parte più meridionale della collina. Si trattava di un edificio con colonne lungo tutto il perimetro, di dimensioni più piccole rispetto il tempio di Atena e Zeus. La parte ristrutturata comprende alcune colonne e parte di un’architrave.

La Stoà

Ne sono rimaste le fondamenta, anche se dalla parte bassa della città e del porto è possibile scorgere la magnificenza dell’antica facciata. Accanto a questo edificio i resti di un tempio che si crede fosse dedicato ad Artemide.

Lo Stadio

Scoperto e ristrutturato dagli archeologi italiani, era lungo circa 210 metri. Le parti originali rimaste sono lo sphendone (la parte finale a forma di “U”), gli scranni ufficiali ed alcune sedute dell’auditorio. La parte più importante, però, è forse il meccanismo di partenza per gli atleti.

 

La Palestra

Un grande edificio quadrato, di circa 200metri per lato. La parte più orientale è stata scoperta solo di recente, durante la ristrutturazione del padiglione.

La Libreria

Si trova accanto allo stadio ed alla palestra e, secondo un’iscizione trovata, conteneva importanti testi di retorica.

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