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Lindos, un gioiello sul mare

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Lindos, un gioiello sul mare

Lindos, caratteristico paesino a circa 50km dalla città di Rodi, fu fondato dai Dori nel X secolo a.C.

Le origini mitologiche di Lindos vengono narrate nell’ Iliade: nel secondo canto Omero racconta di come Tlepolemo, filgio di Eracle, giunga sull’isola di Rodi per sfuggire ad una vendetta. Qui fonda le tre città di Lindos, Ialysos e Kameiros. Nel quinto canto, poi, Omero ne racconta la morte per mano di Sarpedonte, capo dei Lici e figlio di Zeus.

Grazie alla posizione strategica – sulla costa e nella parte più orientale dell’isola – Lindos divenne punto d’incontro e scambi commerciali tra Greci e Fenici, arrivando ad essere, nel VIII secolo a.C. uno dei più importante centri di commercio della Grecia. Nei secoli successivi Lindos divenne parte prima dell’Esapoli Dorica (oltre all due fondate da Tlepolemo ne facevano parte anche Kos, Knidos ed Alicarnasso) e poi della Pentapoli Dorica (dopo aver escluso Alicarnasso nel IV secolo). La fama e la fortuna di Lindos iniziarono però a decadere alla fine del V secolo, con la fondazione della città di Rodi.

 

I secoli di fioritura commerciale e di grande prosperità, hanno lasciato comunque a Lindos una notevole eredità archeologica testimoniata nella famosa Acropoli, da uno splendido tempio dedicato ad Athena Lindia, terminato nel 300 d.C. Durante i periodI Ellenico e Romano, poi, accanto al tempio vennero aggiunti altri edifici, andati in disuso in epoca Medievale. Vennero in seguito riutilizzati dai Cavalieri di San Giovanni, che vi costruirono una fortezza che fungeva da rifugio e da postazione d’attacco contro gli Ottomani. Dello splendore antico rimangono tracce anche in alcuni resti di un teatro scavato nella roccia e di un tempio dedicato a Dioniso, oltre al monumento sepolcrale di Cleobulo (del 100a.C.) sulla collina antistante l’ Acropoli. Tra il 1900 ed il 1914 il Carlsberg Institute danese riuscì a portare alla luce tutte le fondamenta di tutti gli edifici dell’Acropoli.

Oggi Lindos è una delle principali mete turistiche sull’isola: non tanto per le due piccole spiagge che le appartengono, quanto per la peculiarità e la particolarità delle stradine e delle case che lo caratterizzano. Un dedalo di vie tra edifici piccole case bianche punteggiate di coloratissime bouganvilleas, un’aria carica di colori e profumi, che saturano questo luogo, ma che allo stesso tempo ne sono diventati tratto distintivo.

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