Storia e mitologia di Rodi
Sebbene poco sia rimasto, si sa che l’isola di Rodi fu abitata nel Neolitico (XVI secolo a.C.) dalla civiltà minoica. La mitologia greca, invece, ricorda la civiltà dei Telchini, associati a Rodi ed a Danao (Figlio di Poseidone e fratello gemello di Egitto).Nel XV secolo a.C. i Miceni invasero la Grecia, e dopo l’Età del Bronzo iniziarono per Rodi i primi contatti commerciali con Cipro. Ma fu solo nell’XVIII secolo, con l’arrivo dei Dori, che l’isola iniziò ad organizzarsi.
A loro si deve la costruzione di tre tra le principali città di Rodi: Lindos, Ialyssos e Kameiros, che con Kos, Cnido ed Alicarnasso facevano parte dell’ Esapoli Dorica.
Molti sono i dotti che si sono cimentati nel raccontare le origini mitologiche di quest’isola:
-
Pindaro, nella sua ode, sulla mitologia greca, racconta di come l’isola sia nata dall’unione di Helios, il dio Sole, e la ninfa Rodo. Secondo Pindaro i primi tre figli presero il nome delle tre città.
-
Secondo Diodoro Siculo (del 30 a.C. e storico autore della Biblioteca Hitorica) Attico, uno dei figli di Helios e Rodo, viaggiò in Egitto, dove costruì la città di Heliopolis ed insegnò astrologia.
- Omero racconta di come Rodi prese parte alla Guerra di Troia, sotto la guida di Tlepolemo, figlio di Eracle.
Nella seconda metà del XVIII secolo con le rotte commerciali attive, il Tempio di Atena iniziò a ricevere regali votivi:piccoli oggetti in avorio provenienti dal Medio Oriente, ed oggetti in bronzo dalla Siria. A Kameiros e Ialysssos sono invece stati ritrovati sepolcri che contenevano gioielli in avorio e dalle decorazioni orientaleggianti risalenti a questa stesa epoca.
Le città di Rodi rimasero neutrali durante la Guerra del Peloponneso, sebbene avessero già preso parte alla lega Ateniese per sconfiggere i persiani nel 478 a.C. Il non ingresso nel nuovo conflitto rese Rodi indipendente, e per la prima volta si iniziarono a costruire villaggi interni.
La capitale, Rodi, fu fondata nel 408 a.C. La nuova città, opera dell’architetto Ippodamo di Mileto, doveva amministrare tutta l’isola, ma nel 340 a.C cadde nuovamente in mano persiana.